L'unicorno by James Lasdun

L'unicorno by James Lasdun

autore:James Lasdun [Lasdun, James]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2002-12-31T23:00:00+00:00


«No, al contrario.»

«Allora non ho fatto male, dici, a fare quello che ho fatto?»

Frugai nel cervello in cerca di una eco, di una traccia di ciò che mi aveva raccontato Elaine, ma l'unica cosa che mi riecheggiò dentro furono le parole che aveva pronunciato alcuni minuti prima, L'ha colpita ripetutamente con una spranga di ferro, quelle che mi avevano fatto partire per la tangente. Una spranga di ferro… Cercavo di convincermi dell'impossibilità di un legame fra questa spranga di ferro e la spranga di ferro che avevo trovato sotto le scrivanie nel mio ufficio, ma nonostante i miei tentativi mi investivano ondate sempre più impetuose di una strana inquietudine.

«No, niente affatto», mi azzardai a dire, in risposta alla domanda di Elaine. «Secondo me hai fatto benissimo, ne avevi tutto il diritto.»

Lei annuì; contenta, evidentemente, di ricevere la mia approvazione qualsiasi cosa avesse fatto, ma preoccupata perché la mia risposta la gettava in una nuova e difficile incertezza:

«Allora cosa gli dovrei dire?»

«Be'… ecco… tu cosa gli vorresti dire?»

«Non ne sono sicura. A volte avrei voglia di dirgli di attaccarsi al tram!»

«Allora perché non ti togli questa voglia?»

Per un po' le cose continuarono così, Elaine parlava e io mi perdevo nei miei pensieri nonostante mi sforzassi di restare in sintonia. A un certo punto mi resi conto, dal modo in cui mi stava guardando e dalla fioca e persistente intonazione ascendente alla fine dell'ultima frase che mi era svolazzata attorno (quasi un tutt'uno con il ronzio del frigorifero), che Elaine mi aveva rivolto un'altra domanda.

«Be'?» mi disse, dopo una pausa bella lunga.

Mi venne fatto di pensare che, nella mia qualità di proiezione fantasmatica, forse non ero tenuto a osservare le meschine convenzioni del discorso razionale o continuo. Potevo dire o fare tutto quello che mi passava per la testa, ed Elaine si sarebbe adattata docilmente a ogni mio ghiribizzo.

Le misi una mano sotto il mento e attirai la sua testa verso la mia. Sembrò sorpresa, ma, come avevo previsto, non si sottrasse. La baciai sulle labbra, poi sondai la sua bocca con la lingua. Eravamo nella zona pranzo, sulle sedie laccate di nero, un po' troppo lontani per abbracciarci, e le nostre teste congiunte formavano un vertice sopra il pezzo di pavimento piastrellato che ci separava. Una miriade di cose mi ruzzolarono per la testa mentre ci baciavamo. Cercai di concentrarmi sul suo dorso coperto dal golfino e di pensare a Carol. Per un attimo, ebbi quasi l'impressione di essere totalmente presente nella realtà fisica di quello che stavo facendo, ma poi la confusione mi sommerse di nuovo: la lettera che non avevo mai scritto; la spranga di ferro che avevo scambiato per un innocente elemento dei miei mobili d'ufficio… E intanto il bacio continuava. Mi dissi che prima o poi sarei riuscito a mettermi in pari con gli eventi; avrei scoperto che cosa significava per me questo bacio, se sarebbe servito a realizzare qualcosa, se era già servito a realizzare qualcosa. Per il momento, esso esisteva solo per Elaine. A giudicare dal frenetico vigore della sua risposta, le stava piacendo.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.